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Fabio Migliorati

SCOPRIAMO LE CARTE

 

Gli artisti? Lidia Bachis, Klaus Karl Mehrkens, Nicola Micatrotta, Milena Jovicevic Popovic.Il supporto? Carta.L'arte? Contemporanea! Arte come grafia del tempo; con un linguaggio che evoca l'altezza dell'astratto, dal basso della concretezza. Arte come pragmatica; nella concezione surreale di fenomeni sociali o personali.)Ciò, attraverso la carta: sussurro magnetico d'un bianco fendibile, reso infinito per la forza d'origine. La carta è l'essenza espressiva e della carta è l'eloquenza vulnerabile; quella carta immersa nello sporco delle tinte, seppure ambiente niveo prestato al gusto d'un bello nuovo: stanco, oltre ogni vigore filato, di giacere su una tela che non plachi le sue voluttà. La norma della tradizione, dunque, divenga assurda astrusità, fagocitando le scorte del proprio presunto prestigio. Sia, tale prassi, una moda già in disuso: l'impeto sterile di un'ebete logica, obsoleta d'ora innanzi, che cela l'imbarazzo d'un vantaggio inesistente...E', finalmente, “il tempo dell'arte di carta”.Identità corporale; emozione colorista; metafisica tecnologica; codicologia culturale.Bachis tratta il conflitto generale d'una femminilità che vede senza guardare, confidando nel silenzio dell'antropologia. La forza d'una certa sintesi confonde; s'arrende, svilito, chi attenda decorazione: il disegno, infatti, affiora dal garbo d'uno stile sincero che, suadente, debella l'egemonia della stoffa più comune, fonte d'ossequio gratuito e miope. La figura indossa vesti d'icona sociologica e l'ambiente si vanta della propria intimità, ma il racconto è sempre figlio d'un atto filosofico dell essere, che duellafieramente col vuoto d'un fatto apparente. A riconoscere, cosi, il volto colposo dell'occidentalizzazione, nel corrotto rapporto tra singolo e moltitudine, si versa l'attualità del costume nel mare latticino di fogli che inspirano simbologia ed espirano verità.Mehrkens, invece, formula il sentore d'una purezza immediata, che giova, liberamente schiavo, all'incanto estetico,

mentre il fascino della materia sta nell'idea del suo colore. Sparsa sui natali malcelati d'un terso nichilismo, l'artisticità espressionistica, come senso d'una coscienza da sempre smarrita, diviene miscela di visioni naturali e artificiali: è la dimensione ontologica del viaggio soggettivo che, con biglietto alienante di sola andata, emancipa emarginando. L'uomo, adesso, è soltanto contesto umano, nell'asettico spazio d'una vita effimera.Micatrotta, poi, scorge il mondo da una lente virtuale; nella visione d' un artefatto immobilismo, imposto, attraverso le cose, ad uomini soli insieme: assediati dall'alto, in una condizione di claustrofobico abbandono. Ogni forma narrata viene resa teorica: librando nell'etere acerbo i prelibati colori della carta, magicamente intrisi di tecnicismo strutturale. Per la strana forza di fenomeni alchemici, l'immagine pare drammaturgia misteriosa; muta sensualità di un'esperienza pensata, nell'estetica del silenzio assordante. E' meditazione infusa, suggestiva contemplazione: il formalismo digitale della descrizione costruita, che assume, nobile, un'aura di perfetto equilibrio. Jovicevic, infine, adotta l'alfabeto della società, per indagarne i confini: nel gioco al paradosso di un'umanità generica fino alla psicologia, eternandosi, ormai feticcio, nella morale privata d'un segno universo. Qui vale la mistica dell'assenza: una musica sociale di dialetti culturali; nell'onta d'umori vibratili tanto fallaci quanto, purtroppo, accessibili. Il sistema decide per tutti; la folla per l'individuo: al passo spedito e regolato d'una memoria popolare che non  è più reminiscenza umana, bensi distanza di mani strette o giunte. Un sospiro sotteso, al fiato corto del progresso, rivela la consapevole insostenibilità dell'esistenza.

Missione dell'arte di carta è definire la realtà col rito della libera poetica: il fine espressivo dialoga col mezzo comunicativo, forgiando un' etica  della tecnicità. L'arte è contemporanea.

Il modulo è la carta.

E Gli artisti sono Lidia Bachis, Klaus Karl Mehrkens, Nicola Micatrotta, Milena Jovicevic Popovic.

Next Art gallery, Arezzo, Italy

​ARSKEY magazine, 23. june 2007

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